Bagni 3D in Resina
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I pavimenti autolivellanti in 3D non sono altro che rivestimenti pavimentali all’interno dei quali è inserita la grossa stampa di una fotografia. Quest’ultima di solito viene inserita nel penultimo strato, prima di quello superficiale, ossia quello vetroso. Un sistema del genere procura un effetto 3D particolarmente reale, soprattutto quando si osserva l’immagine da un punto preciso della stanza.
Questa tecnica viene utilizzata da diversi progettisti nel mondo per creare pavimentazioni vivaci, colorate e soprattutto con effetti in tre dimensioni abbastanza realistici. non è raro, infatti, trovare hall di alberghi, interni di fini ristoranti o di altri luoghi pubblici con pavimentazioni che possono vantare affascinanti immagini con effetti in tre dimensioni che riescono immancabilmente a stupire il visitatore o il cliente.
I pavimenti in 3D sono speciali pavimentazioni che procurano effetti ottici a chi ci passa sopra facendo sembrare che sotto il pavimento vi sia un realistico ambiente in tre dimensioni. La tecnica relativa agli effetti speciali per quanto riguarda i pavimenti, in particolare per quelli dedicati ai bagni, non è nuova ma solo negli ultimi anni le tecnologie per rendere gli effetti sempre più realistici hanno cominciato a fare davvero sul serio.
È facile, infatti, vedere in giro per Internet foto e video di pavimentazioni all’interno di camere da bagno che danno l’effetto, ad esempio, di un vero e proprio oceano, popolato da vari animali marini o addirittura relitti abbandonati, che sembrano essere situati proprio sotto la superficie del pavimento. Il tutto grazie alle resina epossidica con la quale si possono creare pavimenti autolivellanti con effetti mare tridimensionali.
Durata e resistenza
Di solito le pavimentazioni realizzate con tecnologie autolivellanti durano per anni e risultano essere sempre solite. Inoltre i materiali utilizzati, in particolare quelli epossidici, non risultano essere dannosi per la salute neanche in una proiezione temporale lungo termine.
Il materiale utilizzato nell’ultimo strato, con la rifinitura, raccoglie pochissima polvere e non è sensibile alle alte temperature.